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Un'integrazione urbana interattiva

Crisi

La pandemia di COVID-19 ha profondamente trasformato il nostro stile di vita e le nostre interazioni sociali, imponendo restrizioni sulla socializzazione e limitando gli incontri faccia a faccia. Questo ha causato un aumento significativo della solitudine e dell'isolamento sociale, spingendo le persone a cercare alternative attraverso l'uso di tecnologie digitali come videochiamate, chat di gruppo e social media. Tuttavia, è importante notare che non tutti hanno avuto accesso a queste risorse digitali, accentuando ulteriormente le disparità esistenti e mettendo a rischio la partecipazione sociale e il benessere emotivo di coloro che ne erano privi.

L'impatto del COVID-19 sulla salute fisica e mentale degli italiani, in particolare nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni, è stato significativo. Oltre ai problemi di salute fisica causati direttamente dal virus, si è osservato un aumento dell'ansia, della depressione e della solitudine, oltre a un calo della fiducia nei rapporti interpersonali. Questo ha amplificato le paure e i disagi tipici della nostra società come la paura dell'altro.


Mentre la tecnologia ha offerto opportunità di connessione in tempi di distanziamento sociale, ha anche portato a una crescente disconnessione dalla realtà fisica. È importante affrontare le sfide e i rischi associati all'utilizzo della tecnologia, garantendo un accesso equo e responsabile per tutti. Per farlo, è necessario adottare un'approccio sensibile all'interattività, che favorisca la coesione della comunità attraverso l'utilizzo consapevole della tecnologia.


Ricerca

Per realizzare la nostra installazione ci serviamo di diverse tecnologie:

 

Software di progettazione 3D e grafica digitale che consentono di creare modelli tridimensionali di ambienti digitali, compresi gli oggetti, le forme e le superfici. Le immagini possono essere create utilizzando software specializzati per la pittura digitale, come Adobe Photoshop o Corel Painter, per creare opere d'arte digitali. Si possono anche utilizzare software di modellazione 3D come Blender o Maya per creare modelli tridimensionali che poi possono essere proiettati.

Software di programmazione: Creazione di un codice personalizzato per controllare l'interattività delle installazioni. Questo codice può essere scritto in linguaggi di programmazione come Processing, open Frameworks, o JavaScript, e può essere utilizzato per controllare la risposta degli ambienti digitali alle interazioni degli spettatori.


Sensori di movimento: Sono presenti sensori di movimento come telecamere Kinect o sensori di movimento ad infrarossi per rilevare i movimenti dei visitatori.


Proiezioni digitali: Le proiezioni digitali sono un metodo per visualizzare immagini, video o animazioni su superfici tridimensionali utilizzando proiettori. Queste proiezioni permettono di trasformare spazi architettonici come muri, pavimenti e soffitti in superfici per opere d'arte digitali.

Dispositivi elettronici: Schermi digitali per la fruizione di internet

Questo tipo di approccio è utilizzato dall’artista Miguel Chevalier, è stato preso di riferimento da noi poiché permette di creare esperienze interattive accessibili a tutti in un contesto urbano della città.



 

Un altro approccio interessante è quello di UNSTUDIO nel trattamento dell’involucro degli edifici. Nel progetto del “Galleria Centercity Department Store”, la facciata è stata concepita come un'opportunità per creare un'esperienza urbana interattiva e trasformativa. Utilizzando una combinazione di materiali trasparenti e tecnologie di illuminazione LED, l'obiettivo era quello di creare una facciata che potesse reagire alle condizioni ambientali esterne, come la luce solare e le condizioni meteorologiche, così come alle attività degli utenti all'interno e intorno all'edificio.

Le tecnologie utilizzate sono:

Sensori ambientali: che rilevano le condizioni esterne come luce solare, temperatura, umidità, vento, pioggia e altri fattori. Questi sensori forniscono dati in tempo reale che possono essere utilizzati per regolare automaticamente le funzioni della facciata.

Sistemi di visualizzazione digitale: Parti della facciata potrebbero essere costituite da pannelli digitali o display LED che consentono la visualizzazione di contenuti digitali dinamici. Questi display possono essere utilizzati per la pubblicità, l'arte digitale o altre forme di comunicazione visiva.

Sistemi di controllo intelligenti: La facciata potrebbe essere controllata da sistemi di gestione centralizzati che monitorano le condizioni ambientali esterne e regolano automaticamente la trasparenza, l'illuminazione e altri aspetti della facciata in tempo reale.

Sistemi di illuminazione LED integrati: La facciata potrebbe incorporare sistemi di illuminazione LED integrati direttamente nel vetro o nelle strutture della facciata stessa. Questi LED possono essere utilizzati per creare effetti di luce dinamici e cambiare colore in modo reattivo alle condizioni ambientali o agli eventi programmabili.


Per la realizzazione degli elementi architettonici dell’installazione abbiamo pensato di utilizzare l'ETFE (Ethylene Tetrafluoroethylene) un materiale termoplastico trasparente che offre molteplici vantaggi sostenibili e prestazionali: Efficienza energetica, leggerezza, durabilità, Riciclabilità e flessibilità di Design.


Per la struttura dell’installazione abbiamo pensato di utilizzare alluminio riciclato viste le sue caratteristiche sostenibili: Riciclabilità, basso peso, durabilità. Inoltre si prevede la produzione dei profilati attraverso fonderie che utilizzano energia rinnovabili.


Inoltre si prevedono Sensori di pressione: Possono essere installati sotto il pavimento per rilevare la presenza e il movimento di persone. Questi sensori possono essere utilizzati per permettere al pubblico di interagire con l'opera, modificando le proiezioni in tempo reale sulla copertura. 

La pavimentazione ha una continuità con il passato per questo si è deciso di utilizzare la leucitite (sanpietrini), con l’integrazione di sensori sotto di essa 

Progetto

Il nostro progetto prevede la realizzazione di un’installazione presso il capolinea del tram 2 situato in Piazzale Flaminio. Questo intervento dà origine a una riqualificazione complessiva del tratto della linea 2 del tram, dove sono previsti tratti pedonali e ciclabili collegati a un sistema di verde innovativo, che include filari tecnologici e impianti di fitodepurazione.


L’installazione risponde a diverse esigenze (multitasking): la funzione principale è di riconnettere la collettività attraverso un sistema interattivo accessibile a tutti e può essere vissuto come spazio di sosta, di lavoro, di svago, di riparo dagli agenti atmosferici.

All’interno dell’installazione sono presenti degli schermi che reagiscono interattivamente al movimento, offrendo un’esperienza sensoriale condivisa. Questo permette di avere interazioni sia fisiche che virtuali, migliorando il benessere emotivo. Lo “spazio interattivo” è dinamico, mentre quello centrale è uno spazio di sosta che funge da piazza coperta dove dei sensori a terra rilevano la posizione delle persone e la proiettano sulla copertura interna, creando disegni dinamici che variano in base al flusso. Quest'area è concepita anche come un’area che fornisce dispositivi elettronici e collegamento internet gratuito, garantendo un accesso equo e responsabile per tutti all’interno della città. Anche la pelle esterna dell’installazione è interattiva, infatti reagisce ai dati ambientali attraverso sensori che ne modificano l’aspetto attraverso effetti luminosi.

L’installazione a Piazzale Flaminio mira a rigenerare una seconda porta, che apre l'accesso alla città nuova piuttosto che alla storica, ma riflette lo spirito del presente, ossia della società dell’informazione (fluida e interconnessa), diventando un simbolo.