Quindicesima lezione: Petere Vector. Le ricerche di Peter Eisenman nella superficie 

Peter Eisenman  è un architetto statunitense e inizialmente lavora con i New York Five, gruppo formato da altre architetti tra cui Charles Gwathemy, John Hejdulk, Richard Meier e Michael Graves. Eisenman è un architetto fortemente interessato all'architettura italiana in particolare si interessa a Palladio, Alberti e Terragni. Inizia a studiare molto le opere di Terragni in particolare la Casa del Fascio e Casa Giuliani. Vediamo come nelle realizzazioni di Terragni fondamentali sono le operazioni di taglio, sottrazioni, intersezione. 

Eisenman realizza la sua prima opera nel 1969 e in questa strutta si può notare la stretta relazione tra questa opera e l'opera di Terragni. L'implosione dei volumi è alla base della progettazione di questa opera infatti il perimetro esterno è mantenuto sempre costante mentre tutte le altre operazioni sono contenute all'interno. Un altro tema che ricorre spesso nelle opere di Eisenman è il tema dell'arte, infatti secondo l'architetto l'edificio può essere considerato come un testo. Alla base delle scelte architettoniche di Eisenman troviamo sicuramente dei richiami al neoplasticismo. Con il concorso di Cannareggio del 1978, viene anticipato il concetto di layer e delle stratificazioni. Riprende questo concetto grazie all'ausilio di carte e mappe antiche che gli hanno permesso di riscostruire i tracciati del passato. Nasce il concetto di palinsesto. Con questo termine viene utilizzato per indicare una pergamena utilizzata per poter scrivere dei documenti. Si trattava di un oggetto molto prezioso e raro tanto che se i documenti trascritti non servivano più essi venivano grattati così che la pergamena potesse essere riutilizzata. Attraverso questa operazione si lasciava una traccia della scrittura precedente. Proprio con questa tecnica che progetta l'edificio Case popolari IBA di Berlino. Nel progetto di Wexner Center per l'università dell'Ohio del 1989 sceglie di progettare un edificio tra edifici esistenti. Nasce in questo modo un nuovo approccio per fare l'architettura: nasce la tecnica chiama between. Lo scopo di questa tecnica era di inserirsi all'interno di progetti già esistenti. 

Nel 1988 viene aperta la mostra del decostruttivismo. Qui Esienmen scopre la tecnica vettoriale chiamata tecnica dello swinging. Il progetto ha alla base il concetto del pendolo ossia il progettista decide di prendere dei corpi ad "l" e di farli dondolare. Questo andamento ondulatorio viene ripreso dal quadro del cagnolino di Balla. Nasce un moto ondulatorio doppio: uno più geometrico e l'altro più fluente determinato dalla curva. Nasce anche un concetto di griglia e tessiture generate dalla morfologia del terreno e dal contesto urbano. Si può ritrovare questa tecnica nel progetto a Rebstock park in qui vengono utilizzati dei tracciati di diversa dimensione. I tre tracciati entrano in tensione. 

Link lezione: http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Cad/2023-24/LEZ/14/index.htm